Porcino
I funghi, non quelli di coltivazione, ma quelli spontanei e naturali, e pertanto più gustosi ed aromatici, sono diffusi su tutto il territorio irpino grazie alla flora della sua natura incontaminata.
I funghi, non quelli di coltivazione, ma quelli spontanei e naturali, e pertanto più gustosi ed aromatici, sono diffusi su tutto il territorio irpino grazie alla flora della sua natura incontaminata.
La raccolta dei funghi nel sottobosco, così come quella delle fragoline, impegna molti appassionati, ma è anche sottoposta a precise norme per la salvaguardia del loro habitat.
Oltre che freschi, sono ottimi e trovano altrettanto impiego secchi, nei mesi con scarsa piovosità.
Nel territorio del Partenio, tra i funghi spontanei sono da segnalare i Porcini (sia di Castagno che di Faggio), i Chiodini, gli Ovuli Bianchi, i Piopparelli,
La varietà dei Porcini è utilizzata nella preparazione di numerosi primi piatti, ma anche nella confezione di secondi piatti, come “tagliatelle ai funghi porcini” e “agnello ai funghi”.
Il Porcino è un fungo afferente al genere Boletus, presente nei boschi del Partenio in diverse varietà (aereus, aestivalis, ecc.). Cresce nei boschi di querce della pianura, nei castagneti, nelle faggete e nelle abetaie di alta montagna. Si tratta di un fungo simbionte, gregario, che può nascere anche in grandi famiglie di molti esemplari.
Tozzo e massiccio, giustifica appieno il suo nome, che è l’esatta traduzione di quello attribuitogli dagli antichi Romani (Suillus). Se indisturbato raggiunge facilmente grandi dimensioni, che a volte possono divenire eccezionali. Non sono infrequenti ritrovamenti di esemplari di peso superiore a uno o due chilogrammi.
Ultimo aggiornamento
28 Gennaio 2022, 10:03